Intervista immaginaria a Dante e Petrarca.

Dante dice no ai porti aperti, Petrarca apre: “Sì ad un’immigrazione organizzata”.

Dante e Petrarca, due pilastri della letteratura italiana, hanno rilasciato una breve intervista alla nostra redazione, parlando dei temi principali riguardanti la situazione politica generale in Italia.

Giornalista: Cosa pensate delle tensioni tra i partiti politici?

Dante: Che dire, nulla è cambiato. Qualche anno fa, noi guelfi eravamo in contrasto con i ghibellini, oggi la tensione è meno elevata perchè non si utilizzano armi.

Petrarca: Queste continue tensioni politiche, oggi come un tempo, vanno contro gli interessi dei poveri italiani e contribuiscono a difendere i privilegi dei politici.

Giornalista: Tenendo presente l’attuale ssituazione iraniana, quali sono le vostre opinioni in merito?

Dante: La zona mediorientale è sempre molto calda, ma la tensione tra Usa e Iran, dopo l’uccisione di Soleimani è elevata. Spero soltanto si arrivi a una soluzione diplomatica.

Petrarca: Credo che al momento per noi italiani, sia più preoccupante la situazione libica, visto che in Iran abbiamo meno interessi economici.

Giornalista: Parlando invece della tanto discussa problematica dell’immigrazione, da che parte vi schierate? Porti aperti o porti chiusi?

Dante: Porti chiusi, bisogna fermare quest’immigrazione clandestina e aiutare i migranti a casa loro, in Africa.

Petrarca: Porti aperti perchè la società, soprattutto quella odierna, è sempre stata cosmopolita ed è giusto che sia cosi’.

Giornalista: Spiegate meglio tale posizione in relazione alle vostre idee politiche.

Dante: La situazione odierna è un po’ diversa rispetto alla mia epoca. Nel 1300, io ero un conservatore ed un sostenitore della tradizione fiorentina e, a causa di questo impegno, ho trascorso molti anni in esilio. Però ,anche dopo l’esilio, ho continuato ad amare la mia città. Oggi la situazione storica è diversa, ma, nonostante l’unificazione italiana, ci sono ancora molte divisioni nella popolazione. Secondo me, bisogna fermare l’immigrazione clandestina che è un pericolo non solo per l’Italia, ma per l’intera Europa. Solo con la chiusura dei porti, l’Europa può difendere la propria fede e la propria cultura. 

Petrarca: Ritengo che la soluzione ai problemi italiani ed europei non sia la chiusura dei porti. Anzi, la società deve essere sempre più cosmopolita. Il mio pensiero di oggi è lo stesso del 1300. Ho costruito le mie fortune letterarie in un orizzonte laico e aperto a tutte le culture, nonostante la mia vicinanza alla Chiesa durante gli anni ad Avignone. Credo che anche oggi sia fondamentale una voce di libera coscienza morale nella società.

Giornalista: Grazie ad entrambi per queste dichiarazioni che ci aiutano a comprendere la concezione politica di due grandi poeti della nostra cultura,

Buona lettura.

Francesco De Biase IIIA